Si infiamma la campagna elettorale in vista delle presidenziali del prossimo novembre, tra pandemia e minacce di guerra civile.
La galassia di gruppi di estrema destra statunitensi, divisi e rissosi, si sono uniti nella crociata per la rielezione di Trump.
Si tratta di gruppi armati, che stanno rinforzando i loro arsenali nell’eventualità di una sconfitta del Paperone della Casa Bianca.
Il contesto politico e sociale non è favorevole al presidente in carica. Il bilancio della pandemia colloca gli Stati Uniti in cima alla classifica dei morti di covid sia in termini assoluti – 220.000 morti – che in rapporto alla popolazione.
Milioni di persone non hanno la possibilità di accedere a cure adeguate: il sistema sanitario le garantisce solo a chi ha un’assicurazione sanitaria. Il tipo di cure dipende anche dal genere di assicurazione che si è stati in grado di sottoscrivere. Più si è ricchi, più sono le possibilità di vivere bene e a lungo. Il virus, al contrario di chi gestisce le strutture sanitarie, non fa distinzioni di classe, ma trova il modo di attecchire meglio tra chi è più debole, perché non può garantirsi un’alimentazione sana, aria pulita, una casa dove vivere.
Negli States la crisi economica è più profonda di quella europea, dove il Pil perde una media di 10/12 punti percentuali, mentre quello statunitense si attesta tra il 30 e il 35%.
La politica di finanziamento alle imprese senza alcuna contropartita sociale – blocco dei licenziamenti o altri ammortizzatori – ha precipitato nella miseria enormi fette della popolazione.

L’alleanza di estrema destra non istituzionale che sostiene Trump ha due tratti comuni: il suprematismo bianco, che vede neri, ispanici, ebrei, asiatici come intrusi; il complottismo, che individua nella possibile mancata rielezione di “the Donald” il segnale di brogli.
Sul piano istituzionale Trump ha una solita base tra gli esponenti delle polizie locali, che in questi anni ha fortemente finanziato con fondi federali. In molte contee i soldi ricevuti sono stati spesi per rinforzare gli equipaggiamenti militari, che sono stati ampiamente impiegati durante le proteste dell’estate e di questo primo scorcio d’autunno contro le violenze razziste della polizia nei confronti degli afroamericani.

Ascolta la diretta di Blackout con Robertino Barbieri, che ci ha accompagnato nella galassia dei fascisti statunitensi:

Stati Uniti. La sacra alleanza che sostiene Trump