Dall’ordine americano al grande caos
Scenari di guerra globale: dall’Ucraina a Gaza, dal Sudan all’Armenia, dal mar Rosso a Taiwan

Venerdì 24 maggio
ore 21
incontro con Stefano Capello

Guerre di portata planetaria ci stanno portando sull’orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.
L’Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.
La crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell’impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell’Africa, l’imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.
L’intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.
Non solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all’escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.
Non per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.
Guerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.
Comprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionalista di opposizione alla guerra.
In occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.

Sabato 1 e domenica 2 giugno
Senzapatria
Giornate di lotta al militarismo
Contro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Con i disertori di tutte le guerre!

Sabato 1 giugno
Via i militari dalle strade!
ore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia

Domenica 2 giugno
Antimilitaristi per i quartieri di Torino.
Smilitarizziamo la città!