Secondo Yuri Colombo, che ben conosce la realtà russa, la guerra in Ucraina non sta dando i risultati sperati da Putin e rischia di rivelarsi un boomerang per l’autocrate del Cremlino. Nel frattempo l’opposizione alla guerra non accenna a placarsi nel paese, da dove emergono grandi e piccoli segnali di opposizione, nonostante la durissima repressione. Dal pubblico dei Kiss Kiss che intona slogan contro la guerra, agli attentati contro i centri di reclutamento, sino alle dimissioni del rappresentante russo all’ONU, Boris Bondarev.
Di fronte al rischio che il governo imponga la mobilitazione generale già duecentomila giovani sono scappati in Armenia, nel timore di essere chiamati alle armi.
Alcuni medicinali, compresi quelli salvavita per cardiopatici, diabetici, oncologici sono divenuti irreperibili, in un paese dove i farmaci vengono pagati a prezzo pieno dai malati, compresi quelli cronici. Un segno che le sanzioni stanno investendo la popolazione russa, più povera e senza tutele.
Il fronte di guerra si è fermato. Le ambizioni di una guerra lampo si sono sciolte al sole di questa primavera di guerra. La situazione è in stallo e questo non allontana il pericolo di un’escalation nucleare devastante.
Ascolta la lunga chiacchierata dell’info di Blackout con Yuri Colombo:

Russia. L’autunno del Patriarca?