Messina. È cominciato lil 13 dicembre il processo contro Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista e blogger. É accusato di diffamazione a mezzo stampa per aver scritto di una vicenda che, all’epoca, aveva destato un certo scalpore. Siamo nel 2020. Le scuole, dopo un lungo periodo di chiusura per il covid, stanno riaprendo.
ll 21 ottobre davanti all’ingresso della scuola primaria Paradiso di Messina, i bambini e i loro genitori trovano all’ingresso due militari della Brigata Meccanizzata “Aosta”, in uniforme da combattimento, armi alle cintole e manganelli in mano.
I due militari erano stati inviati a scuola (ancora oggi non si sa esattamente da chi) per impedire assembramenti: la loro presenza spaventò le bambine e i bambini, i genitori protestarono e la vicenda ebbe ampia eco sulla stampa.
Mazzeo è oggi sotto processo per aver criticato pubblicamente la scelta della dirigente della scuola, che invece rivendica la correttezza dell’iniziativa.
Proprio durante la pandemia i militari, già impiegati dal 2009 in funzione di ordine pubblico con l’operazione”strade sicure”, erano stati “promossi” a ufficiali di pubblica sicurezza e, quindi, con le stesse funzioni e poteri dei diversi corpi di polizia nel nostro paese.
Mai tuttavia erano stati inviati davanti ad una scuola elementare per impedire, armi alla mano, che bambini e bambine stessero troppo vicini.
Questa vicenda si inserisce in un processo di sempre più marcata militarizzazione delle scuole, con militari chiamati ad intervenire sia in funzione di ordine pubblico, sia come “esperti” di varie materie e propagandisti del mestiere delle armi.
Ascolta la diretta di Blackout con Antonio Mazzeo