Nei giorni scorsi una trivella per i lavori del tratto di accesso sud della ferrovia del Brennero è stata piazzata in sordina nella zona del Casteller. Si tratta di un’area chiusa e cintata, salita agli onori delle cronache per l’evasione di un orso ribelle alle gabbie. Una zona scelta perché circondata da muri e filo spinato, per impedire che si ripetano le azioni di cinque anni fa, quando un’altra trivella venne circondata ed occupata dagli attivisti.
I No Tav, che monitorano il territorio, si sono subito mossi, con presidi e passeggiate a sorpresa nella zona.
L’area interessata ai sondaggi è quella destinata a circonvallazione ferroviaria, una parte del lotto 3 delle tratte di accesso sud.
Sabato e domenica ci sono stati presidi e passeggiate nella zona dove è stata piazzata la trivella.
Anche lunedì c’è stato un giro informale e un mezzo della ditta incaricata dei lavori è stato bloccato.
Ascolta la diretta dell’info di Blackout con Errico del comitato No Tav di Trento:

https://radioblackout.org/2020/11/trento-riparte-la-lotta-no-tav/

Di seguito il testo del volantino distribuito:

“Trivella di Italferr al Casteller: sono ripresi i sondaggi per l’Alta Velocità ferroviaria in Trentino?

In linea con le precedenti esperienze di sondaggio in Trentino, i lavori del TAV procedono in modo silenzioso.
Venerdì sono stati fermati dalla polizia due attivisti NOTAV nei pressi della zona recintata al Casteller sopra Mattarello. Nella nota di fermo viene citata espressamente la “vicinanza alla zona di cantiere Italferr “. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine ed ovviamente tutto fa pensare ad un’attività legata alla realizzazione del TAV.
Ieri, domenica 22 novembre 2020, una sessantina di No Tav sono andati a controllare con i propri occhi ed in effetti all’interno dell’area recintata del Casteller è piazzata una trivella della ditta incaricata per i sondaggi geognostici propedeutici alla progettazione della nuova linea ad alta velocità. Anche l’area interessata dal sondaggio potrebbe essere compatibile con quella coinvolta negli impatti dello scavo per il sotto attraversamento della città di Trento.
La grande opera del Tav in Trentino è figlia di un concetto di sviluppo che pensa il mondo come sfruttabile all’infinito e che non fa i conti con il fatto che acqua, aria, terreno, sono risorse preziose ed esauribili. Un modo di procedere di cui la pandemia che stiamo attraversando è uno dei tanti “effetti collaterali” prevedibili di cui tutti e tutte paghiamo le conseguenze.
Per questo l’opposizione al quadruplicamento della linea ferroviaria in Trentino non rappresenta solo il “no” a questa specifica Grande Opera, ma esprime, come possiamo, la contrarietà a un modo di pensare al futuro della nostra società che si sta mostrando, giorno dopo giorno, pericoloso ben oltre le nostre capacità di “valutazione di impatto” e incapace di generare i benefici attesi.
Nessuna voce ufficiale sembra confermare o smentire che quello del Casteller sia o meno un sondaggio per la futura linea ad alta velocità. Siamo stati ieri a Mattarello e ci incontreremo, da oggi, tutte le sere alle 18.00 nella sua piazza centrale, finché la trivella rimarrà sul territorio. Per mostrare che ne abbiamo cura e non vogliamo essere esclusi dalle scelte che lo riguardano, perché ne va del futuro di tutte e tutti noi.
Vi invitiamo a vegliare su queste terre e a passeggiare con noi per le sue vie.
No Tav, né qui né altrove
Coordinamento Trentino No Tav, Trento 23/11/2020”