Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming

Ascolta e diffondi il podcast:

Anarres del 20 maggio. Voci dalle piazze dello sciopero contro la guerra. Energia e guerra in Ucraina…

 


Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:

Voci dalle piazze dello sciopero generale del 20 maggio Roma, Trieste, Torino, Milano, Pisa, Reggio Emilia, Bolzano...

Introduzione sulle ragioni dello sciopero, la stretta interconnessione tra guerra e economia di guerra e la necessità di un approccio radicalmente antimilitarista di Stefano Capello

Guerra in Ucraina ed energia
La guerra per l’Ucraina viene descritta come una sorta di riedizione dello scontro tra est ed ovest. Oggi tuttavia il mondo non è divisibile in blocchi ideologicamente contrapposti per un semplice fatto, il mondo è economicamente “interconnesso”. Le catene di approvvigionamento, non solo energetiche, i mercati sono del tutto globali. Sarebbe stato impensabile negli anni della “guerra fredda” che i paesi occidentali acquistassero l’energia da paesi al di fuori del tradizionale quadro di alleanze politico-militari. Il fondatore dell’ENI Enrico Mattei, con la sua “originale” apertura a mercati e paesi al di fuori degli interessi occidentali, americani inglesi e francesi in particolare, ci provò e pagò con la vita. Sarebbe stato impensabile, in quegli anni, un mercato delle armi nel quale paesi occidentali come l’Italia avessero come ora tra i loro principali clienti paesi al di fuori delle logiche “Atlantiche” quali il Quatar , il Pakistan, l’Egitto. Se il riferimento ideologico non è più una pregiudiziale è il “mercato” che trionfa, ed il mercato ovvero il profitto genera una conflittualità permanente che di volta in volta prende la forma di confronto commerciale o confronto armato.
Ne
abbiamo parlato con Daniele Ratti

Appuntamenti:

Giovedì 2 giugno
corteo Nessuna Base per Nessuna guerra
l prossimo 2 giugno il comitato No Base ha lanciato un corteo contro la nuova caserma che il governo intende costruire a Coltano. Una base dei carabinieri che sorgerebbe in un’area protetta, quella della pineta di San Rossore, ed accoglierebbe i paracadutisti del “Tuscania”, il Gis e le unità cinofile.
Ne avevamo parlato quando la lotta stava muovendo i suoi primi passi, ci torniamo oggi in vista di una manifestazione, che ha assunto un carattere nazionale. Pare che il governo, dopo la levata di scudi intorno all’area di San Rossore, avrebbe avanzato l’ipotesi di realizzare più caserme decentrate sul territorio. Ma, per ora, sono solo chiacchiere, perché il Dpcm non è stato ritirato.
Lo slogan dei comitati e delle reti territoriali tra Pisa e Livorno è “né qui, né altrove”, per cui, se anche dovesse essere fatta altrove, questa base di guerra va fermata.
ore 14,30 da Coltano (PI)

Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni mercoledì dalle 21 (mercoledì 1 giugno non ci siamo – riunione anticipata a martedì 31 maggio ore 21)
Contatti: fai_torino
@autistici.org – @senzafrontiere.to/

Wild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese
riunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem

Iscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail

scrivi a: anarres@inventati.org